Mineralogia della Calabria

Nel campo della ricerca mineralogica la Calabria è certo una delle regioni italiane meno esplorate e quindi in gran parte ancora da scoprire.

Contrariamente ad altre regioni dell'Italia centro-meridionale, come Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia, dispone infatti di un discreto patrimonio minerario.

I suoi principali rilievi (Aspromonte, Sila, Serre) sono costituiti perlopiù da rocce granitiche o comunque cristalline molto antiche, che racchiudono piccoli ma numerosi giacimenti.

In particolare sono note concentrazioni di minerali di ferro (Pazzano), di manganese (Mormanno), di mercurio (San Donato di Ninea); fino a non molto anni fa, inoltre, erano attive le miniere di zolfo di Strongoli e quelle di salgemma di Lungro.

Di interesse esclusivamente scientifico e collezionistico sono invece le specie rinvenibili nel giacimento di contatto di Tiriolo, in provincia di Catanzaro, conosciuto sin dalla fine del secolo scorso.

Il paese di Tiriolo, situato a circa 700 m di quota, dista 17 km da Catanzaro, da cui può essere raggiunto imboccando la SS 19.

Proprio in prossimità del paese, in un'area conosciuta come 'Donna Angelica', si trova una località mineralogica già descritta da alcuni studiosi nel secolo scorso.

La zona di maggiore interesse, costituita da affioramenti di modestissima estensione, si trova a circa 300-400 m.

É comunque opportuno non trascurare l'area circostante, caratterizzata dai contatti tra roccia intrusiva (diorite) e i calcari marmosi.

L'interesse mineralogico di questo giacimento è dovuto soprattutto alla presenza, in discreta quantità, di uno spinello intensamente colorato in un bel verde-azzurro.

I primi studiosi che lo analizzarono vi riscontrarono un elevato contenuto di zinco, descrivendolo perciò come gahnite, vale a dire uno spinello di zinco.

Sucessive analisi invece accertano che la quantità del metallo è notevolmente più bassa; si traterrebbe quindi di un normale spinello di magnesio contenente solo una piccola quantità di zinco.

Tra le altre specie caratteristiche dei giacimenti di contatto e abbastanza comuni nella zona, segnaliamo la grossularia, in masserelle compatte rossastre o in evidenti cristalli con facce brillanti, incolori, giallognoli o verdastri.