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Ogni qualvolta l'equilibrio delle forze agenti sulla crosta terrestre viene rotto da un agente perturbatore, si verificano improvvise scosse del suolo che si chiamano terremoti o sismi.
Quando tale movimento è accompagnato da variazioni del livello del mare si chiama maremoto.
Premendo e spingendo l'una con l'altra, le zolle terrestri creano un'enorme tensione sulle rocce della parte superiore della crosta.
Invece di scorrere tranquillamente l'una sull'altra, esse possono rimanere bloccate l'una contro l'altra per anni, finchè la tensione diventa eccessiva e l'energia accumulata finisce per liberarsi. Ciò causa il terremoto, che invia onde d'urto attraverso le rocce.
Scivolando e scontrandosi l'una con l'altra, le zolle della crosta continentale e oceanica formano faglie,ossia linee di attrito lungo le quali le rocce diventano piu' deboli e si frantumano.
I terremoti avvengono lungo queste linee.
La faglia di Sant'Andrea corre lungo la costa occidentale del Nordamerica ed è una delle piu' grandi del mondo. Nel 1906 un catastrofico terremoto lungo questa faglia provocò la morte di 500 persone.
I terremoti vengono registrati dai sismografi e misurati principalmente con due scale.
La scala Mercalli si basa sugli effetti dei terremoti;
La scala Richter, invece, classifica i terremoti secondo una grandezza, la "magnitudo", che ne esprime la forza distruttrice.
Le onde d'urto sono onde di enegia prodotte dai terremoti. Il punto da cui si sprigionano è detto ipocentro, mentre il punto corrispondente sulla superficie terrestre è detto "epicentro".
Ci sono due tipi di onde d'urto. Le onde interne viaggiano attraverso la roccia sotto la superficie facendola comprimere,espandere e muovere su e giu'.
Le onde superficiali raggiungono la superficie terrestre e hanno un moto ondeggiante, come le onde del mare. I danni maggiori avvengono di solito vicino all'epicentro.
Se il terremoto è molto forte, può arrivare a devastare completamente alcune zone. Il suolo trema e si aprono enormi spaccature. Gli edifici crollano e le linee elettriche, le condutture dell'acqua e le tubature del gas si rompono.
Spesso divampano incendi, producendo ulteriori danni. Nel 1999, nella Turchia settentronale un terremoto ha ucciso circa 30.000 persone.
La superficie della Terra è formata da circa 20 zolle tettoniche che si muovono sulla crosta terrestre, facendo scontrare fra loro i continenti e allontanandosi.
Le zone dove le zolle si allontanano l'una dal'altra si chiamano zone di divergenza, mentre quelle dove si scontrano sono dette zolle di convergenza.
I profili della crosta orientale di Nordamerica e Sudamerica e della costa occidentale di Europa e Africa mostrano che un tempo erano unite.
Gli scienziati hanno scoperto somiglianze fra rocce, fossili, piante e animali di continenti diversi: gli struzzi africani e i nandu' del Sudamerica hanno forse un altenato comune.
La tettonica a zolle permette di spiegare la distribuzione sulla Terra di fenomeni rilevanti come le montagne, i vulcani e i terremoti.
Le montagne si formano quando le zolle, scontrandosi, corrugano la terra e i vulcani eruttando quando le zolle affondano sotto il mantello e si fondono o si separano.
I terremoti accadono dove le zolle tettoniche slittano una sull'altra.
Zona | Magnitudo | Ora |
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